I bigoli con l’anatra (o bigoi co’ l’arna in lingua veneta) sono un tipico primo piatto della provincia di Vicenza.
I bigoli sono una pasta fresca preparata con farina, uovo, burro, sale e acqua. Hanno la forma di grossi spaghetti, non bucati, il cui diametro è di circa 3-4mm, tradizionalmente trafilati con un torchio di bronzo (chiamato torchietto bigolaro) che veniva girato a mano, mentre una ragazzina vi sedeva sopra per tenerlo fermo. Si tratta di una pasta tipicamente veneta, consumata con vari sughi particolarmente ricchi di grassi.
I bigoli con l’anitra erano inizialmente tipici della cittadina di Thiene, ma sono stati con il tempo apprezzati in tutta la provincia e possono essere gustati nelle trattorie fino a Padova e Treviso.
La ricetta tradizionale prevedeva che i bigoli fossero cotti nel grasso brodo in cui era stata fatta lessare un’anatra novella (nata 60-90 giorni prima) e che quindi si condissero con un sugo prodotto con burro aromatizzato e frattaglie della medesima anatra.
A Zanè la prima domenica di ottobre è tradizione servire questo piatto, seguito dall’anatra lessa.
Fino agli anni cinquanta si allevavano le anitre domestiche, derivate dal germano reale, in seguito sono state introdotte in Europa le anitre mute, una specie facile da allevare e piuttosto magra e muscolosa.
Attualmente le macellerie vicentine propongono un macinato di carne d’anatra muta per fare un ragù con un procedimento molto simile a quello con cui si produce il ragù comune, ma comunque senza pomodoro. Questo ha reso la ricetta estremamente magra, rispetto al passato, e di realizzazione più semplice.