Turismo Sicilia
L’industria del turismo è un’attività in crescita, favorita dalla presenza sul territorio di numerosi siti archeologici (Morgantina, Segesta, Selinunte, Valle dei Templi e Villa del Casale solo per citarne alcuni) e di bellezze artistiche e naturali che suscitano l’interesse dei visitatori. Una grande importanza ha il turismo balneare: celebri attrattive sono le variegate coste e le isole minori.
Negli ultimi anni si è investito sulla capacità ricettiva di strutture alberghiere, favorendo un incremento delle presenze nell’isola, che nell’estate 2006 hanno raggiunto un livello record.
La Provincia di Messina, con circa 5 milioni di presenze turistiche annue, è la prima in Sicilia e tra le prime nel Sud Italia.
Oltre alle ben conosciute mete turistiche e rinomate località, come Taormina, Isole Eolie, Erice, Isole Egadi, Cefalù, Monreale, Palermo, San Vito Lo Capo, Noto, Siracusa, l’entroterra siciliano è ricco di storia, di tradizioni, ma anche e soprattutto di arte, cultura, fortezze, teatri, chiese, palazzi, castelli, necropoli, boschi e bacini naturalistici d’importanza, elementi caratterizzanti le aree interne della regione.
Patrimoni dell’umanità in Italia
La Sicilia è, dopo la Toscana, la regione italiana sede del maggior numero di patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Questa è la lista completa:
- La villa del Casale di Piazza Armerina, dal 1997;
- Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, dal 1997;
- Le isole Eolie, dal 2000;
- Otto comuni appartenenti al Val di Noto: Caltagirone, Militello in Val di Catania, Catania, Ragusa, Modica, Noto, Palazzolo Acreide e Scicli, dal 2002;
- Il centro storico di Siracusa e la necropoli di Pantalica, dal 2005.
Sono in discussione anche l’eventualità di iscrivere il centro storico della città di Palermo, e numerosi monumenti del trapanese: Erice, Mothia e Segesta (le terre degli Elimi) e nel 2009 si è discusso su una possibile candidatura del Castello della Colombaia di Trapani, e il sito geologico Scala dei Turchi.
Barocco siciliano
In seguito al fiorire di interventi di ricostruzione succeduti al devastante terremoto che investì il Val di Noto nel 1693 alcuni artisti adottarono uno stile comune che oggi ricade sotto la denominazione di barocco siciliano. Prima di questa data il barocco era stato impiegato nell’isola in modo ingenuo, evoluto dall’architettura autoctona piuttosto che derivato dai grandi architetti barocchi di Roma. In seguito al sisma, molti architetti locali adottarono questo stile, che è riconoscibile non solo dalle sue tipiche linee curve e motivi decorativi barocchi ma anche dalle ghignanti maschere e putti, e dall’apparenza particolarmente sgargiante raramente visibile altrove. La loro interpretazione dello stile condusse ad una forma d’arte personalizzata e radicata nei vari territori come il Val di Noto (province di Ragusa e Siracusa) e la Provincia di Catania. Nel penultimo decennio del XVIII secolo lo stile finì con l’essere rimpiazzato dalle nuove mode che proponevano il neoclassicismo.
Aree archeologiche
Le molteplici dominazioni in Sicilia hanno fatto sì che la Sicilia sia piena di luoghi d’interesse archeologico. Questa è una breve lista delle aree archeologiche divise per provincia:
- provincia di Agrigento: Valle dei Templi, Eraclea Minoa, Monte Adranone.
- provincia di Caltanissetta: Vassallaggi, Sabbucina, Gibil Gabel, Acropoli di Gela e Mura Timoleontee.
- provincia di Catania: Collina vulcanica di Paternò, Pietralunga, Civita, Adranon, Occhiolà, monte Turcisi, Xiphonia.
- provincia di Enna: Morgantina e il granaio, Villa del Casale, Centuripe, Fondaco Cuba di Catenanuova.
- provincia di Messina: Alesa Arconidea, Naxos, villa di Patti, Tauromenium, Terme Vigliatore, Tyndaris.
- provincia di Palermo: Grotta dell’Addaura, Grotte della Gurfa, Iaitas, Entella, Himera, Solunto.
- provincia di Ragusa: Cava Ispica, Cava Lazzaro, Castiglione, Kamarina, Kasmenai, Kaukana, Scornavacche.
- provincia di Siracusa: Akrai, cozzo Collura, Eloro, Megara Hyblaea, Neapolis, Pantalica, villa del Tellaro, Thapsos, Casmene, Leontinoi.
- provincia di Trapani: Cave di Cusa, Grotta dell’Uzzo, Lilibeo, Mozia, Segesta, Selinunte.