Geografia
Il territorio della Provincia dell’Aquila rappresenta, quasi interamente, la parte montana dell’Abruzzo. È l’unica delle province abruzzesi a non avere sbocchi sul mare e si estende da nord a sud parallelamente alla linea costiera su una superficie di 5.035 km² che, su scala nazionale, la pone al nono posto per estensione. È caratterizzata da importanti altipiani di origine lacustre, in corrispondenza dei quali si trovano gli insediamenti antropici più consistenti, stretti dai massicci del Gran Sasso e dei Monti della Laga a nord est, del Sirente-Velino e dei Monti Simbruini ad ovest, della Majella ed est e dei Monti della Meta a sud.
Per la sua estensione ed in base a motivi storico morfologici, è possibile suddividere la Provincia in 3 macroaree:
* La Valle dell’Aterno facente riferimento alla parte settentrionale della Provincia in corrispondenza del passaggio del fiume Aterno e comprendente l’alta Valle dell’Aterno, la Conca aquilana, l’altopiano delle Rocche e la Valle Subequana;
* La Marsica in corrispondenza dell’area del lago Fucino, prosciugato alla fine dell’ottocento e rappresentante l’area più occidentale della Provincia, al confine con il Lazio;
* La Valle Peligna e l’Alto Sangro in corrispondenza dell’estremità sudorientale della Provincia.
Queste ultime due hanno manifestato più volte la volontà di rendersi autonome dal territorio aquilano propriamente detto e di creare una propria entità provinciale facente rispettivamente riferimento ai propri centri principali, Avezzano e Sulmona.
Clima
Tutta la Provincia è situata in area appeninica ed è perciò caratterizzata da un clima continentale: gli inverni sono rigidi con temperature che raggiungono frequentemente valori negativi, le estati molto calde anche se non eccessivamente umide. Le precipitazioni sono abbondanti e, d’inverno, sono quasi sempre nevose in buona parte del territorio provinciale. Nelle conche, inoltre, si registra una forte escursione termica nei periodi di alta pressione.