Molo di Palazzo Ducale
A Venezia è chiamato molo di Palazzo Ducale o di San Marco o della Piazzetta o, più semplicemente, molo il tratto di riva posto di fronte a piazza San Marco e affacciantesi sul bacino San Marco.
Si tratta dell’unica riva della città ad avere il nome di molo, per la sua particolare importanza di porta d’acqua di Venezia. Il molo è compreso tra i rii di Palazzo e della Zecca e unito rispettivamente alla riva degli Schiavoni e alla fondamenta dei Giardini ex-Reali dai ponti della Paglia e della Zecca. Vi si affacciano la mole di Palazzo Ducale, l’accesso della piazza con le due grandi colonne di San Marco e San Todaro, la facciata laterale della Libreria Marciana e la Zecca. Si tratta di una delle rive più basse di Venezia, particolarmente soggetta al fenomeno dell’acqua alta.
Il molo venne realizzato a seguito dei lavori di ampliamento dell’area marciana che, nel 1156, sotto il dogado di Vitale II Michiel, portarono all’interramento dell’antico rio Batario e soprattutto del bacino acqueo fiancheggiante il Palazzo Ducale e la Basilica di San Marco, sul quale venne realizzata la Piazzetta. Nel 1172 vennero poi erette le due colonne granitiche che costituiscono l’accesso monumentale alla piazza. Tra il 1340 e il 1404 venne realizzata la facciata di Palazzo Ducale fronteggiante il molo. Tra il 1537 e il 1588 vennero infine realizzate la Zecca e la Libreria, opera del Sansovino e di Vincenzo Scamozzi.
All’epoca della Serenissima Repubblica sul molo, di fronte a Palazzo Ducale, stazionava in permanenza una fusta della marina da guerra per la sorveglianza e la protezione del Palazzo, sede del governo, del bacino San Marco e dell’accesso del Canal Grande, via acquea diretta verso il cuore della città.