Villa Corsini Valdisonzi Crespina Nota: di proprietà privata, la villa non è visitabile. Descrizione La Villa Valdisonsi costruita nel secolo XVI dalla famiglia Berzighelli fu ampliata verso la fine del Settecento da Domenico Scotto ed ulteriormente abbellita. Nel corso del secolo XIX fu dotata di un bel parco romantico di oltre 7 ettari per volontà di Luisa Scotto, principessa Corsini. Alla fine del secolo fu di nuovo ampliata da Alessandro Gherardesca e Pietro Bellini. A differenza delle altre ville crespinesi questa si trova isolata, nascosta alla vista eccetto il campanile dell’oratorio. La villa presenta due diverse facciate con una originale planimetria a forma di elle: quella principale e più antica guarda le colline, quella laterale più moderna guarda il giardino. La prima facciata si sviluppa su tre livelli, presenta una scala a doppia rampa e una meridiana. La seconda facciata in stile neoclassico è articolata su due livelli. L’interno è molto ben tenuto, offre grandi ambienti dei secoli XVII e XVIII con arredamento d’epoca, oltre alla camera del granduca. Nel grande parco si trovano costruzioni in stile eclettico, come la cappella, la limonaia e la fattoria. Nel giardino sono disposti un obelisco in stile egizio, colonne e finte rovine, ed una serra affrescata con prospettiva trompe l’oleil. In questa villa, nel 1842, il professore Matteucci fece il primo esperimento di trasmissione telegrafica in Toscana.