Geografia
La Geografia della provincia di Reggio Calabria, data l’estensione territoriale di oltre 3.183 km², risulta essere contraddistinta da una grandissima varietà di caratteristiche territoriali, ambientali e paesaggistiche, che contraddistinguono tra loro le varie zone.
La provincia è la più a sud della penisola italiana, costituisce infatti la punta del cosiddetto stivale e si trova al centro esatto del Mar Mediterraneo; si estende dalla costa del Mar Tirreno allo Jonio da Rosarno a Punta Stilo. L’Aspromonte (1.956 m) con il suo parco nazionale è interamente compreso nel territorio provinciale. Dalla montagna si originano numerosi torrenti e fiumare; i più importanti sono l’Amendolea e il Calopinace. Lungo il torrente Menta, principale affluente della grande fiumara dell’Amendolea, è stata di recente costruita una diga (Diga del Menta), che nei prossimi anni dovrebbe risolvere un problema di approvvigionamento idrico nel comune di Reggio. L’unica pianura è “a chjàna” (la Piana di Gioia), a sud sul Tirreno.
Il territorio, che comprende il 28% della popolazione calabrese, conta 97 comuni; si estende per 3.184 km² occupando il 21,1% del territorio della Calabria. Oltre al capoluogo Reggio di Calabria (186.134 abitanti), i centri più popolosi sono:
* Palmi (19.564 abitanti)
* Gioia Tauro (18.367 abitanti)
* Siderno (17.921 abitanti)
* Rosarno (15.885 abitanti)
* Taurianova (15.866 abitanti)
* Villa San Giovanni (13.428 abitanti)
* Locri (12.857 abitanti)
* Polistena (11.448 abitanti)
* Melito di Porto Salvo (11.417 abitanti)
* Bagnara Calabra (10.830 abitanti)
La provincia di Reggio opera il decentramento amministrativo istituendo dal novembre 1998 tre circondari:
* Circondario dello Stretto (o circondario di Reggio) che ricopre grossomodo l’Area Metropolitana di Reggio, e che comprende la Grande Reggio (area urbana tra Villa San Giovanni e Melito di Porto Salvo fin sull’Aspromonte), la Costa Viola (area costiera compresa tra Cannitello e Palmi), e la Bovesìa o l’Area Ellenofona (tra Pentedattilo e Brancaleone) dove si parla il greco di Calabria;
* Circondario della Piana, che rientra parzialmente nell’Area Metropolitana di Reggio, ed è la pianura compresa tra Palmi e Rosarno fino al confine con la Provincia di Vibo Valentia;
* Circondario della Locride, l’area compresa tra Bianco e Monasterace al confine con la Provincia di Catanzaro.
Clima
Dal punto di vista climatico la provincia di Reggio Calabria, territorio pienamente mediterraneo, presenta alcune anomalie rispetto alle caratteristiche che essa dovrebbe avere, considerando la posizione geografica e laccentuato carattere marittimo. È lelevata e prevalente montuosità del territorio, che racchiude alcune conche isolate dalle correnti aeree, a determinare in molte zone situazioni del tutto particolari. La provincia di Reggio presenta due stagioni ben differenziate: un inverno anche rigido e umido, unestate nettamente calda e asciutta. Linflusso marittimo, che fa sentire i suoi effetti prevalentemente lungo la costa, si esaurisce via via che si procede verso l’interno, data la vicinanza dei rilievi al mare. È soprattutto dinverno che sono veramente marcate le differenze. Mentre sulle coste la media di gennaio è di circa 10 °C, nelle zone interne, su quasi metà della provincia, addirittura non supera i 4 °C, che, al di sopra dei 1.700 metri sullAspromonte, scendono anche al di sotto dello zero. Le montagne tuttavia esercitano un’influenza ancora più significativa sulla piovosità; in modo abbastanza netto si oppongono pianure costiere aride a zone montuose interne con precipitazioni frequentemente abbondanti, e soprattutto sul versante tirrenico, con piogge tra le più abbondanti dellItalia peninsulare, in contrasto con quello ionico, molto arido. In tutta larea affacciata sul mare Tirreno i monti esercitano una determinante azione di cattura delle correnti umide di origine atlantica. Nella Catena Costiera e sullAspromonte si toccano e persino si possono superare i 2.000 mm annui di precipitazioni che, concentrandosi nellinverno, fanno della provincia uno tra i territori con più intensa caduta nevosa dellItalia meridionale. Per contro tutta la fascia orientale, ionica, si colloca tra i 600 e i 1.000 mm annui, con valori anche più bassi nelle aree pianeggianti.