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La Villa della Regina è un’architettura situata sulla collina di Torino.
Fu progettata intorno al 1620 da Ascanio Vitozzi (alcune fonti citano invece Carlo e Amedeo di Castellamonte) per il cardinale Maurizio di Savoia, uomo di grande cultura che rinunciò in seguito alla porpora cardinalizia per vivere in questa villa con la moglie Ludovica. La struttura è tipicamente secentesca con uno splendido giardino all’italiana: una piazza-terrazza ellittica permette di accedere a una corte superiore rettangolare che ospita il castello, un edificio alla sua sinistra e una terrazza a destra. Dietro il palazzo uno splendido giardino emiciclico scavato nella collina, con terrazze e belvedere, fontane decorative (degne di nota le grotte e la fontana a catena d’acqua) e il bellissimo teatro delle acque. Al trasferimento della corte sabauda al Palazzo del Quirinale, molti mobili ed opere d’arte furono trasferiti a Roma e la Villa della Regina spogliata. Abbandonata dopo l’esilio sabaudo e colpita dai bombardamenti alleati durante il secondo conflitto mondiale, la Villa ha conosciuto in seguito decenni di degrado, cui si è posto rimedio con lavori di restauro durati oltre dieci anni. È prevedibile quindi che la villa possa ritrovare l’antico splendore: ospiterà inoltre un Centro per la Documentazione Storica; sarà possibile poi tornare a gustare il vino prodotto dalle Vigne Reali grazie ai costanti reimpianti nei suoi giardini. Nel 2008 è stata eseguita la prima vendemmia. La villa è visitabile nei fine settimana con prenotazione obbligatoria. |
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