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L’Ipogeo dei Volumni è una tomba ipogea etrusca di datazione incerta ma attribuibile al III secolo a.C. L’ipogeo si trova a sud est di Perugia, in località Ponte San Giovanni.
Essa costituiva la tomba della famiglia di Arunte Volumnio (Arnth Veltimna Aules, in etrusco), della Gens Volumnia, antica famiglia patrizia romana. La tomba appartiene alla più vasta area archeologica della Necropoli del Palazzone (VI-V secolo a.C.), che presenta un gran numero di tombe sotterranee ed un museo che raccoglie urne ed altre vestigia reperite successivamente agli scavi. La tomba è raggiungibile attraverso un corridoio a gradini (dromos) che scende alcuni metri sotto la superficie; al termine di esso, si trova la porta d’ingresso ipogea. Oltre la porta si apre un ampio vestibolo, da cui si può accedere a quattro piccole camere laterali e a tre camere centrali, più grandi: una di queste conteneva le urne principali con i resti dei capifamiglia. L’urna di Arnth è in travertino ed è sormontata da un triclinio sul quale egli è raffigurato disteso. Le iscrizioni sono presenti sia in Etrusco che in Latino. La tomba è stata utilizzata fino al I secolo, per essere poi riscoperta il 5 febbraio 1840, in seguito a lavori di sistemazione della via Assisana, che congiunge Ponte S. Giovanni a Perugia attraverso la località di Piscille. In tale occasione, venne costruito un edificio a difesa dell’ingresso ipogeo e avente funzioni di piccolo museo. Negli anni ’70, in seguito alla costruzione di un imponente viadotto del raccordo autostradale Perugia-Bettolle, l’edificio ottocentesco venne consolidato da una costruzione in cemento armato. |
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